Diatomea dicembrina

Diatomea dicembrina

 

Ala di moscerino

Ala di moscerino vista al microscopio con metodo DIC. Le riprese sono a ingrandimenti crescenti, 40x, 100x, 200x, 500x, 1000x.
E’ stato usato un micro nikon microphot FXA in diascopia.

 

Piccolo verme d’acqua

Anellide, piccolo verme d’acqua. Comune in stagni e laghi, buon nuotatore.
Credo che appartenga alla Sp. nais (otto tipi)

Da Wikipedia

Gli Anellidi (Annelida Lamarck, 1809) sono il più importante phylum di elminti metamerici.

Etimologia

Il nome deriva dal fatto che questi animali presentano una evidente metameria di tutto il corpo, che appare suddiviso in molti anelli pressoché identici; deriva dal latino anellus (diminutivo di anulus) ossia piccolo anello.

Descrizione

La metameria interessa quasi tutti gli apparati importanti, tranne quello circolatorio e riproduttore.

Dal sistema nervoso centrale, ventrale, si staccano i nervi principali, uguali in ogni metamero. Solo in quello cefalico c’è un cingolo nervoso che circonda il canale digerente e presenta, nella parte superiore, due gangli cefalici.

Il sistema circolatorio è chiuso. Il vaso più importante, detto aorta, è dorsale e il sangue vi fluisce verso la testa. In ogni metamero l’aorta si espande in un rudimentale cuore pulsante. In ogni segmento, dei vasi sanguigni secondari partono dall’aorta e si riuniscono in un vaso ventrale, in cui il sangue scorre verso l’estremità caudale.

Il celoma è suddiviso in cavità indipendenti, una per ogni metamero. Le sue funzioni principali sono il sostegno del corpo (scheletro idraulico) e la raccolta delle sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo.

Ogni metamero ha due sistemi indipendenti di muscoli:

  • quelli longitudinali, fanno accorciare il metamero, che si allarga, perché il liquido celomatico ha un volume fisso
  • quelli trasversali (circolari) lo fanno restringere ed allungare.

Il movimento è garantito da un’onda di contrazione (prima allungamento, poi accorciamento) che parte dal capo e si muove verso la coda. In ogni metamero c’è un paio di organi escretori, che filtrano il liquido celomatico ed espellono le sostanze di rifiuto.

Ogni metamero presenta due paia di appendici, diverse secondo le classi.

Il tubo digerente attraversa, invece, tutto il corpo del lombrico senza presentare metameria: è costituito da un semplice canale diritto, terminante con due aperture: bocca e ano.

Negli anellidi si trovano già le presenze di sistemi formati da più organi.

 

Tassonomia

Esistono due classi principali viventi di Anellidi:

  • Policheti
  • Clitellata con quattro sottoclassi:
    • Oligocheti (lombrichi)
    • Irudinei (sanguisughe)
    • Branchiobdellida
    • Acanthobdellida

Nelle vecchie classificazioni venivano indicate altre due classi:

  • Archianellidi (Archianellidi) che radunava ordini di Policheti
  • Myzostomida (Mizostomidi) ora considerati un ordine di Policheti

Evoluzione

Dal momento che gli anellidi sono animali a corpo molle, i loro fossili sono rari. I ritrovamenti fossili di policheti consistono principalmente in mascelle di alcune specie e in tubi mineralizzati che altre specie secernevano. Alcuni fossili della cosiddetta “fauna di Ediacara”, come Dickinsonia, assomigliano per alcuni versi ai policheti, ma le somiglianze sono troppo vaghe per poter classificare questi fossili con sicurezza. Il fossile noto come Cloudina, appartenente alla cosiddetta “piccola fauna dura” e risalente a circa 545 milioni di anni fa, è stato classificato da alcuni autori come un anellide, ma da altri come un appartenente agli cnidari (il phylum delle meduse e degli anemoni di mare). Un’altra forma dalle affinità incerte è Myoscolex, proveniente dai sedimenti del Cambriano inferiore dell’Australia.

Fino al 2008 i più antichi fossili ampiamente accettati come anellidi erano i policheti Canadia e Burgessochaeta, entrambi provenienti dal giacimento di Burgess Shale in Canada, risalente a 505 milioni di anni fa (Cambriano medio). La successiva scoperta di Phragmochaeta canicularis da parte di Conway Morris e Peel, proveniente da strati di 518 milioni di anni fa di Sirius Passet (Groenlandia), hanno anticipato i più antichi resti di anellidi al Cambriano inferiore. I policheti si diversificarono nell’Ordoviciano (circa 480 milioni di anni fa). Verso la fine del Carbonifero (circa 300 milioni di anni fa) erano già comparsi la maggior parte dei gruppi di policheti mobili. In particolare, in giacimenti come quello di Mazon Creek (Illinois), sono noti numerosissimi fossili di policheti (Astreptoscolex, Esconites, Fossundecima, Dryptoscolex, Hystriciola, Didontogaster e altri ancora). Molti tubi fossili assomigliavano ai moderni policheti sessili, ma i primi tubi chiaramente prodotti da policheti datano al Giurassico inferiore (200 milioni di anni fa), periodo al quale è stato attribuito un altro fossile importante, il polichete Melanoraphia maculata, proveniente dal giacimento di Osteno (Italia).

I primi fossili convincenti di oligocheti si rinvengono nell’era Cenozoica, iniziata 65 milioni di anni fa, ed è stato suggerito che questi animali apparvero più o meno nello stesso periodo delle piante con fiori (Cretaceo inferiore, 130 – 90 milioni di anni fa). Una traccia fossile consistente in una tana convoluta parzialmente riempita di materia fecale potrebbe essere la prova che i lombrichi erano già presenti nel Triassico inferiore (245 milioni di anni fa). Altri fossili di possibili oligocheti risalgono addirittura all’Ordoviciano (465 milioni di anni fa), ma l’identificazione è molto incerta.

 

Microorganismi vari: arcella, copepode, larva e rotifero

Microorganismi vari: arcella, copepode, larva e rotifero

Dopo la pioggia: fiori, insetti e rospo

Daphnia arcobaleno

 

Gallery varia: insetti, alghe, gatto

Gallery – Megagallery di insetti osservati al microscopio ottico

Gallery – Tutti gli insetti osservati al microscopio ottico

Copyright 2013 © Pierangelo Leva. Tutti i diritti sono riservati

Astracoda

Postato il 4 August, 2013 16:13

Tratto da Wikipedia:

Gli Ostracodi sono piccoli crostacei, tipicamente delle dimensioni di 1 millimetro, ma possono variare tra gli 0,2 mm ed i 30 mm. I loro corpi sono protetti come nei bivalvi da una “conchiglia” in chitina o in calcare. Le due parti della “conchiglia” sono unite tramite una cerniera situata nella parte dorsale del corpo. Gli Ostracodi vengono raggruppati in base alla loro morfologia, ma il loro raggruppamento potrebbe non essere monofiletico, la loro filogenesi molecolare rimane ambigua.

Ecologicamente, gli ostracodi marini possono far parte dello zooplancton, ma più comunemente, fanno parte del benthos, vivendo a stretto contatto con il fondale marino. La dieta degli ostracodi è molto varia, a seconda dei gruppi possiamo trovarne di carnivori, erbivori, saprofagi o filtratori.

Tassonomia

  • Sottoclasse Myodocopa Sars, 1866
    • Myodocopida Sars, 1866
    • Halocyprida Dana, 1853
  • Sottoclasse Podocopa Sars, 1866
    • Platycopida Sars, 1866
    • Podocopida Sars, 1866

Moscerino Cloeon vivo

Moscerino vivo.